Oggi parliamo di acqua e salubrità dei sistemi di depurazione che tante famiglie e singoli possiedono a casa, con la convinzione che anche con poca o nulla assistenza si abbiano risultati ottimali. Una decisione leggera che molto spesso inficia quei benefici che si desiderano ottenere con un sistema di depurazione dell’acqua casalingo.
Normalmente si decide di installare un addolcitore perché si notano delle piccole e fastidiose situazioni come macchie sulle stoviglie incrostazioni negli elettrodomestici, nelle tubature e sui sanitari, fastidiosi disagi nell’igiene quotidiana come capelli crespi e secchi dopo il lavaggio, irritazioni allergiche per la pelle, sapore dei cibi alterato; per queste ragioni in genere si decide di scegliere un addolcitore casalingo.
La causa primaria della durezza dell’acqua è la presenza di calcio e di magnesio che, tendono a depositarsi.
Il vero problema è che l’installazione che un apparato di questo tipo è spesso considerato come l’acquisto di un qualunque elettrodomestico comune, come può essere un televisore o un tostapane, senza essere pienamente a conoscenza dei fattori che entrano in gioco e degli oneri di assistenza depuratori d’acqua che sono richiesti per mantenere affidabile ed efficiente l’addolcitore.
Un addolcitore è un apparecchio costituito da un contenitore di resine e uno di sale, tramite un timer il sistema compie un lavaggio mediante scambio ionico delle resine con il sale.
Spesso e volentieri le aziende che eseguono l’installazione “dimenticano” di porre l’accento che per quanto si vada ad acquistare un apparecchio efficiente e di qualità senza la periodica manutenzione esso diventi inutile se non dannoso, infatti, un apparecchio non manutenuto periodicamente può arrivare a inquinare l’acqua che filtra oppure generare un addolcimento eccessivo dell’acqua che può provocare corrosione delle tubature e produzione di acqua non perfettamente cristallina, oltre a ciò, cosa ancora più grave, può generare un’eccessiva presenza di sodio con conseguenti problemi cardiaci e renali.
Le stesse aziende produttrici di acqua hanno l’opportunità di produrne di addolcita ma, proprio per quanto abbiamo indicato prima, non sempre sfruttano quest’opportunità, aumenterebbero i rischi rispetto a un’acqua eccessivamente dura che come abbiamo spiegato può creare problemi solo nel caso in cui sia scaldata quindi considerato che nei tubi transita sempre acqua fredda, i rischi per i produttori sono nulli con l’acqua dura.
Altra problematica è quella legata ai condotti che in alcuni casi sono in piombo e mentre con l’acqua dura non avviene trasporto, con l’acqua addolcita c’è una forte probabilità che accada un trasporto di piombo con l’acqua.
Nel caso in cui si stia valutando l’acquisto o meno di addolcitori d’acqua, è importante ricordarsi che non è un qualunque elettrodomestico da acquistare a cuor leggero se si preferisce l’acquisto verificate con attenzione le procedure di manutenzione e le tempistiche per evitare rischi per la salute oltre a ciò rivolgetevi a installatori certificati, in caso contrario ricordate che in gran parte delle zone italiane l’acqua del rubinetto non costituisce un rischio per la salute e se volete continuare con quella, ci sono anche dei piccoli trucchetti per renderla più piacevole, lasciarla scorrere qualche minuto così si elimina l’acqua ferma nelle tubature e nello stesso tempo evapora il biossido di cloro e se si vuole migliorarne il gusto, basta lasciar scorrere per qualche istante l’acqua, riempite una caraffa o una bottiglia, lasciatela riposare e mettetela in frigo per circa venti minuti.
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